Le Ugopiadi si svolgono generalmente a Guasticce, una località del Comune di Collesalvetti (provincia di Livorno).
È un luogo strategico per godersi la Toscana, vicino a tutte le location più caratteristiche e lontano dal caos, quindi perché non approfittare del raduno dei cani carlini per farsi anche qualche giretto magari fermandosi un paio di giorni in più?
Una natura ricchissima
Siamo immersi nella campagna Toscana, Pisa e Lucca sono raggiungibili in 30 minuti, Firenze poco più di un’ora, mentre sarete a Bolgheri e Castagneto Carducci, per non parlare della splendida costa a sud di Livorno, in poche decine di minuti.
Collesalvetti da vivere quindi come un approdo rilassato per visitare questa regione unica al mondo ma non solo…
Una volta concluse le tappe obbligatorie della Toscana potrete godervi finalmente la natura che Collesalvetti vi offre con tanta generosità, le sue specialità culinarie e il relax che solo la campagna Toscana può offrire.
Qui il vero valore aggiunto è la varietà (olmi, sugheri, lecci, erica, pioppi, salici, frassini, ginestre, orchidee, ecc)… Siamo immersi nella campagna, tra colline, boschi e macchia mediterranea. Il Comune fa parte del Parco dei Monti Livornesi e dell’Oasi della Contessa (un sito di importanza europea con oltre 200 specie di uccelli rari tra cui la Gru).
Da vedere ricordiamo inoltre la Palude del Biscottino, importante, oltre per il suo ruolo di zona di sosta di avifauna acquatica, anche per l’edificio della storica fornace di mattoni del Biscottino, l’area Naturale Protetta “Parrana S. Martino” dai boschi sempreverdi, con il leccio (Quercus ilex L.) che domina su tutta la macchia mediterranea. Non sono da dimenticare poi le Sorgenti di Colognole in cui la lecceta rappresenta un nucleo relitto dell’antica copertura vegetazionale spontanea della penisola italiana con esemplari arborei che raggiungono e superano i 15 m di altezza.
Come godersi tanta bellezza?
A piedi, sui sentieri escursionistici con difficoltà variabile, in mountain bike e naturalmente a cavallo.
Giusto per fare due esempi:
A piedi: Un viaggio nell’Acquedotto Leopoldino (5,5 km)
Una secolare lecceta ci fa da cornice, siamo nella valle del Torrente Morra dove scopriremo il settecentesco Acquedotto Leopoldino che si snoda nell’area protetta “Le Sorgenti di Colognole”.
Si parte! Ci muoviamo da Colognole direzione Valle Benedetta, arrivati a trenta metri dal bivio per il Gabbro sulla destra c’è la nostra via. Stiamo attraversando un secolare bosco immersi nella macchia mediterranea ad un tratto una curva a gomito, a sinistra il sentiero verso la lecceta. Incontriamo adesso i “tempietti”, capolavori del Poccianti, custodi delle sorgenti dell’acquedotto. Sopra il condotto che porta le acque al Bottin Tondo c’è una scalinata che ci fa scendere verso il Morra, poi una terrazza dalla splendida vista. Continuiamo il percorso attraversando alti e stretti ponticelli in muratura, fino all’ultima sorgente.
A cavallo: Tra storia e natura (14 km)
Si parte dalla Valle Benedetta, tra i sentieri dei Monti Livornesi, panorami unici, spesso sommersi dalla fitta macchia mediterranea, intervallati da torrenti, campi di grano, oliveti e vigneti, con i cipressi che disegnano i confini delle colline. Una ricca fauna e flora, paesini, fattori, tanta storia… I mulini a vento di Poggio ai Tre Mulini, l’Acquedotto Leopoldino, l’Eremo della Sambuca.
Prima tappa podere Calvario partendo dalla Valle Benedetta, con il mulino a vento settecentesco alla nostra sinistra e via lungo il sentiero 3 del CAI, direzione Parrana S. Martino, attenzione… ci sono rapaci in caccia o in volteggio e tracce di cinghiali. Superato il paese a destra compaiono le suggestive arcate dell’Acquedotto Leopoldino, poi si vira a sinistra in prossimità di Casa Sodoni e dritto verso la graziosa Fattoria di Cordecimo, luogo di sosta per cavalli e cavalieri.
Saliamo ancora per Poggio delle Querce, rientrando nella zona protetta (Parco Provinciale dei Monti Livornesi) addentrandoci nella Foresta di Valle Benedetta, qui ci accompagna il canto dei piccoli passeriformi ed il richiamo del picchio verde, dalla tipica sonora “risata”. Adesso siamo giunti dell’Eremo della Sambuca, nella suggestiva Valle del Torrente Ugione, ricca di testimonianze botaniche. Nelle radura, i più pazienti possono scorgere il capriolo e, verso sera, l’istrice o il tasso, dalla caratteristica stria bianca della testa.
Un’esperienza unica…
E la cucina?
Il territorio offre un’ospitalità di eccellenza grazie alle sue strutture e agriturismi in grado di far vivere la più genuina toscanità anche a tavola.
Le varie tipologie ambientali consentano di ottenere una grande varietà di prodotti che hanno radici profonde nella grande tradizione agricola che ancora oggi sopravvive, rivisitata e attualizzata, in questi luoghi. Qui la cucina è forte ma mai eccessiva, in equilibrio tra i sapori della tradizione marinara e contadina. Zuppa toscana, grigliata mista, bruschette, gnocchetti robiola e pomodoro, tagliolini al sugo di coniglio, bocconcini di vitello, cinghiale alla cacciatora, fiori di zucca fritti, ecc, ecc potremmo non finire mai…
I piatti devono essere gustati sulle colline, nel verde della campagna con vista sui boschi, in fattorie o casali, in strutture premiate con le Spighe della Regione Toscana, garanzia di un eccellente servizio di ospitalità.
Olio, olio e ancora olio! Qui c’è la cultura dell’olio, non a caso nella frazione di Parrana San Martino, nel mese di novembre, si svolge un convegno dalla risonanza nazionale, in cui si fa il punto sulle innovazioni, gestione dell’uliveto, sulla denominazioni di origine, ovviamente non mancano degustazione gratuite…
Vino. Altra dolce perla della zona. Anche per il vino a settembre si svolge una mostra mercato (Settembre di.. Vino) con assaggi, visite guidate, camminate ecologiche, ecc.. Collesavetti è inoltre inserita nel Consorzio delle Strade del Vino Costa degli Etruschi che valorizza i luoghi in cui, oltre alla qualità del vino, si valuta ogni aspetto dell’offerta enoturistica (dalla qualità delle cantine alle attrattive naturalistiche).
Il miele. Collesalvetti fa parte dell’Associazione Città del Miele, impegnata nella promozione della produzione del miele di qualità. Anche per questo prodotto a luglio, nella frazione di Colognole, si svolge la manifestazione Golosa Colognole, mostra mercato dei mieli provenienti da tutto il territorio.
Canni storici
Queste zone sono state abitate fin alla preistoria (dal Paleolitico inferiore all’età dei metalli), alla protostoria (villaggio palafitticolo dei Pratini dell’Argin Traverso, necropoli di Parrana S. Martino…), all’età romana (Area Archeologica di Torretta Vecchia, sito manifatturiero di Cà lo Spelli…), medievale (Eremo della Sambuca), al Settecento (Acquedotto Leopoldino, mulini e ghiacciaie della valle dell’Ugione) e i secoli seguenti (ville e fattorie di rilevanza storica, tabaccaie, ponticelli, fontane, lavatoi ecc.), non resta che scoprirle…
Per approfondimenti e visite guidate www.associazionegaia.net oppure la pagina del Comune di Collesalvetti