Nella continua pratica del “prendersi cura del proprio cane”, ahimè figura anche la verifica della corretta igiene delle orecchie le quali, tra sporco , eccesso di cerume, eccesso di pulizia, umidità, parassiti e così via, possono esser oggetto di forme infiammatorie comunemente indicate col termine di otiti.
Come sono strutturate le orecchie del nostro cane? Questo complesso organo, deputato non solo alla percezione dei suoni, è suddiviso in tre parti; orecchio esterno, medio ed infine interno e a grandi linee possiamo schematizzare così le loro funzionalità:
la prima porzione capta le onde sonore
la seconda trasporta il segnale all’orecchio interno
la terza (l’orecchio interno appunto) trasforma il tutto in impulso elettrico affinché il cervello lo codifichi e rielabori. Qui troviamo anche l’organo dell’equilibrio.
Oggi però noi ci occuperemo del solo orecchio esterno e di come averne cura ma sopratutto, di come poter riconoscere quei piccoli segnali che possono condurre ad un sentito disagio il nostro cane.
Entriamo quindi nello specifico; l’orecchio esterno e costituito dalla Pinna, identificata nell’uomo col termine di “padiglione” e dal Canale Auricolare che termina col Timpano.
La Pinna del nostro Cane è estremamente mobile. Anatomicamente e fisiologicamente è strutturata per convogliare le onde sonore nel Canale Auricolare.
Quest’ultima è la porzione di orecchio su cui oggi andremo a focalizzare la nostra attenzione in quanto, è proprio qui che nascono la maggior parte dei problemi.
Il Canale Auricolare del cane, a differenza dell’uomo, è piegato a “L” lungo il suo percorso. Nella parte iniziale troviamo la presenza di peli con la funzione principale di ostacolare l’ingresso di corpi estranei. Subito dopo troviamo disseminate per tutta la lunghezza del canale le ghiandole sebacee e ceruminose che, con il loro secreto, formano una pellicola protettiva fino al timpano compreso. Questo grasso (il cerume) svolge un’attività emolliente, cattura varie impurità che possono introdursi, favorisce la meccanica di movimento del timpano stesso, regola la flora batterica. A questo punto entrano in gioco le cellule che rivestono il condotto, le quali sono dotate di microscopiche “cilia” che con un continuo movimento, provvedono a spingere all’esterno il cerume in eccesso. Questo meccanismo di auto- pulizia consente all’orecchio di badare a se stesso. Vien da se che difetti nella quantità di cerume alterino profondamente la funzionalità di questo organo. Generalmente possiamo dire che eccessi conducono a tappi auricolari, crescite anomale di popolazioni batteriche o parassitarie, mentre carenze conducono otiti di tipo irritativo.
I tre alert delle otiti nel cane:
L’aspetto del canale visto dall’esterno non è altro che una piccola apertura di circa 1 cm che in normali condizioni è caratterizzata da tante pliche di blando spessore, morbide al tatto ed asciutte.
Confrontare il colore del canale con quello della cute nascosta sotto il pelo. Variazioni verso tonalità rosse oppure verso tonalità giallo/bianche sono indici di patologie in atto a cui è bene chieder consiglio ad un veterinario.
L’odore è un grande parametro inerente la salute dell’orecchio il quale in normali condizioni non viene apprezzato; la presenza di forti “timbri acri”, possono rappresentare la spia di un’otite in arrivo, qualunque sia la natura che l’abbia scatenata in quanto, si assiste ad un cambiamento del valore del PH con conseguente cambiamento della normale flora batterica.
Da cosa sono dovute le principali otiti del cane? Le otiti riconoscono diversi fattori contribuenti , svariati agenti patogeni e non per ultimo possono esser espressione di una alterazione ormonale, immunitaria o alimentare. Proprio perché i fattori contribuenti molte volte sono essi stessi la causa di un’otite, andiamo a verificarli:
L’umidità dell’ambiente come pure l’eccesso di lavaggi
Le correnti d’aria dirette come ad esempio mettere la testa fuori dall’auto oppure dormire a ridosso di una porta chiusa, sotto la quale c’è sempre un deciso spiffero.
Detersione eccessiva con prodotti ceruminolitici.
Tutte le pratiche che alterano l’anatomia del padiglione auricolare come ad esempio il Taping
Contrariamente invece a quanto si pensi, va bene regolare nei limiti, la quantità di peli all’inizio del canale proprio perché migliora la microcircolazione d’aria evitando ristagni d’umidità, ricordandosi che viene meno il concetto di protezione.
Che segnali manda il nostro amico con l’arrivo di un otite? Essendo le orecchie generalmente molto dolenti anche nelle forme meno gravi, il nostro amico non tarderà a rendervi partecipe di quanto sta accadendo. Le manifestazioni ricadono principalmente su posizioni antalgiche della testa a favore di una protezione dell’orecchio stesso. Difficilmente si lasciano toccare questa parte e nelle forme più severe, possono tener reclinata la testa fino a addirittura a aggredirvi nel caso voi insistiate. In questi casi l’odore dell’orecchio vira verso timbri molto acri. Altre volte invece potete assistere a un prurito intenso.
Come possiamo mantenere un corretto livello di igiene auricolare nel cane senza per questo creargli un problema?
Una volta ogni 10-15 giorni l’impiego di semplici detergenti auricolari da applicare nel canale auricolare (il vostro veterinario sarà esauriente non solo nel farveli conoscere ma anche nell’illustrarvi come istillarli correttamente!).
Non utilizzate assolutamente acqua ossigenata perché, è vero che rimuove bene lo sporco ma è anche altrettanto vero che danneggia le cellule ciliate e le ghiandole produttrici di cerume, con il risultato finale di bruciare i tessuti che ne sono venuti a contatto.
Dopo l’introduzione del prodotto consono, bisogna massaggiare a fondo la base dell’orecchio tanto da sentire un suono che ricorda uno “sciabordare”. Sono pochi i cani che non adorano questa pratica e a fine massaggio assisterete ad una decisa sua “scrollata” tanto da “impiastricciare” le pareti di casa con tocchi di cerume (nei casi più severi). Diventa quindi necessario l’impiego di vestiti consoni a tale operazione oltre che un bellissimo tavolo all’aperto, se possibile.
A questo punto potete utilizzare una una garza, per rimuovere dalla sola Pinna, il materiale pervenuto dal canale e che ivi si è depositato.
Il canale non va assolutamente toccato! Per nessun motivo, deve esser impiegato un cotton-fioc all’interno perché, in virtù della piegatura a “L” e non per ultimo delle diverse distanze che separano la Pinna dal Timpano, otterreste di stipare detriti e cerume in prossimità del timpano riducendone la funzionalità oppure nella peggiore delle ipotesi, di sfondarlo.
L’ultimo suggerimento mi sento di spenderlo per tutti quei cani che frequentemente hanno la necessità di esser lavati per svariati motivi. Come abbiamo precedentemente accennato l’aumento di umidità nel canale condiziona otiti, pertanto consiglio vivamente di far finire il bagnetto all’attaccatura delle spalle evitando di coinvolgere così, tutti gli organi di senso. Risparmierete a tutti , voi compresi, un sacco di fastidi.
Ci sono dei miti da sfatare? Fortunatamente pochi però confermo che via via, nella pratica clinica, qualche storiella si sente ancora raccontare come….
La convinzione che una volta entrata l’acqua nel canale auricolare questa non esce più in virtù della piegatura a “L”. Se fosse vero, tutti i cani da riporto e non solo , che fanno il bagno al mare piuttosto che al lago o in casa diventerebbero sordi definitivamente.
Che le orecchie vanno pulite tutti i giorni altrimenti il cane non sente più i richiami del padrone. Il cane è “sordo” ai comandi del padrone perché questi non sa comunicare correttamente. Ma questo è un altro capitolo che riguarda l’etologia del cane ed il patentino di formazione.
Dr Edoardo Gonzaga Medico Veterinario
Spec. Malattie dei piccoli animali e omotossicologia
Consulente Tecnico del Tribunale di Livorno
Membro del Royal College di Londra
Vet. Uff. FNOVI per corsi formativi dei proprietari, rilascio patentini e didattica scolastica www.veterinariogonzaga.it